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Nov 13, 2023

Estratto: Lethal White di Robert Galbraith (lo pseudonimo di JK Rowling)

Dopo il successo della serie TV Strike, l'ultimo romanzo di Cormoran Strike dell'autore di Harry Potter è più atteso che mai. Leggi un estratto esclusivo qui

Ansimando, con il ginocchio destro dolorante, Strike usò il corrimano per salire gli ultimi gradini della scala di metallo che portava al suo ufficio. Due voci alzate risuonavano attraverso la porta a vetri, una maschile, l'altra stridula, spaventata e femminile. Quando Strike irruppe nella stanza, Denise, che era appoggiata al muro, sussultò: "Oh, grazie a Dio!"

Strike giudicò che l'uomo al centro della stanza avesse circa venticinque anni. I capelli scuri cadevano in ciocche disordinate intorno a un viso magro e sporco, dominato da occhi infossati e ardenti. La sua maglietta, i jeans e la felpa con cappuccio erano tutti strappati e sporchi, la suola di una delle sue scarpe da ginnastica si stava staccando dalla pelle. Un fetore di animale non lavato colpì le narici del detective.

Che lo sconosciuto fosse malato di mente non c'erano dubbi. Ogni dieci secondi circa, con quello che sembrava un tic incontrollabile, si toccava prima la punta del naso, che era diventata rossa a causa dei ripetuti colpi, poi, con un leggero tonfo sordo, il centro del sottile sterno, infine lasciava uscire il naso. la mano cade al suo fianco. Quasi immediatamente, la sua mano volò di nuovo alla punta del naso. Era come se avesse dimenticato come farsi il segno della croce, o avesse semplificato l'azione per ragioni di velocità. Naso, petto, mano al fianco; naso, petto, mano al fianco; era angosciante osservare il movimento meccanico, tanto più che sembrava a malapena cosciente di ciò che stava facendo. Era una di quelle persone malate e disperate che si vedevano nella capitale e che erano sempre il problema di qualcun altro, come il viaggiatore della metropolitana con cui tutti cercavano di evitare il contatto visivo e la donna farneticante all'angolo della strada che la gente attraversava per evitare. , frammenti di umanità in frantumi che erano troppo comuni per turbare a lungo l'immaginazione.

"Tu lui?" disse l'uomo dagli occhi ardenti, mentre la sua mano toccava di nuovo il naso e il petto. “Tu Strike? Sei tu il detective?"

Con la mano che non volava costantemente dal naso al petto, improvvisamente tirò le mosche. Denise piagnucolò, come se avesse paura che potesse esporsi all'improvviso e, in effetti, sembrava del tutto possibile.

"Io sono Strike, sì," disse il detective, spostandosi per mettersi tra lo sconosciuto e il lavoratore temporaneo. «Tutto bene, Denise?»

"Sì", sussurrò, ancora con la schiena contro il muro.

"Ho visto un bambino ucciso", disse lo sconosciuto. "Strangolato."

«OK» disse Strike in tono pratico. "Perché non entriamo qui?" Gli fece cenno di procedere nell'ufficio interno. "Ho bisogno di pisciare!" disse l'uomo, tirando la cerniera.

«Da questa parte, allora.»

Strike gli mostrò la porta del bagno appena fuori dall'ufficio.

Quando la porta si fu chiusa alle sue spalle, Strike tornò tranquillamente da Denise.

"Quello che è successo?"

"Voleva vederti, ho detto che non eri qui e lui si è arrabbiato e ha iniziato a prendere a pugni le cose!"

«Chiama la polizia» disse Strike a bassa voce. «Di' loro che abbiamo qui un uomo molto malato. Forse psicotico. Aspetta finché non lo porto nel mio ufficio, però."

La porta del bagno si spalancò. Le mosche dello sconosciuto erano spalancate. Sembrava che non indossasse mutande. Denise piagnucolò di nuovo mentre lui toccava freneticamente naso e petto, naso e petto, ignara della grande chiazza di peli pubici scuri che stava esponendo.

«Da questa parte» disse Strike amabilmente. L'uomo varcò la porta interna trascinando i piedi, il suo fetore doppiamente forte dopo una breve tregua.

Invitato a sedersi, lo sconosciuto si appollaiò sul bordo della sedia del cliente.

"Come ti chiami?" chiese Strike, sedendosi dall'altra parte della scrivania.

"Billy", disse l'uomo, con la mano che volava dal naso al petto tre volte in rapida successione. La terza volta che la sua mano cadde, l'afferrò con l'altra mano e la tenne stretta.

«E hai visto un bambino strangolato, Billy?» disse Strike, mentre nella stanza accanto Denise farfugliava: "Polizia, presto!"

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